Ha inaugurato il 12 Gennaio, e rimarrà aperta fino al 10
Febbraio, la mostra dedicata ai 22 anni di attività della Galleria d’ Arte
Carla Sozzani. Un anniversario decisamente poco convenzionale, del resto nulla
di quanto riguarda questa galleria è mai stato segnato dalla convenzionalità.
Siamo a Milano e corre l’anno 1990. Il capoluogo lombardo
risente ancora della corrente “Milano da bere” , la moda è segnata dall’epoca
d’oro delle top model (ricordiamo Linda Evangelista, che proprio in quell’anno
sentenziò “Noi non ci svegliamo per meno
di 10.000 dollari al giorno”), i giovani stanno per essere sconvolti dalla
nascita del movimento grunge e della cultura underground, e il mondo intero sta
per essere sconvolto dall’avvento della rete che stravolgerà per sempre il modo
di comunicare, lavorare e vivere. L’arte è in un periodo di passaggio, di
evoluzione.
E proprio in questo anno di svolta Carla Sozzani da vita ad una particolarissima galleria nel
cuore pulsante del centro della città, al numero dieci di Corso Como.
In maggio Kris Ruhs progetta la sua prima installazione in
armonia con le pareti ancora spoglie e in settembre la galleria presenta Louise
Dahl-Wolfe, all’epoca ancora sconosciuta. Segue Carlo Molino che sorprende il
pubblico con le sue polaroid. E
poi Man Ray, Lilian Bassman e Horst P. Horst. Nomi noti all’estero e ai
temi ancora sconosciuti in Italia, assolute rivelazioni come la giovanissima
Francesca Woodman e astri del firmamento artistico come Annie Leibovitz.
Nel 2010 Carla Sozzani avrebbe voluto celebrare i 20 anni di
attività della galleria con la pubblicazione di un volume che raccontasse il
suo viaggio nel mondo dell’arte e, in particolar modo, della fotografia. Il volume iniziò a crescere, le mostre
continuarono a susseguirsi e il traguardo fu superato di due anni. Ed eccoci
all’alba del 2013, con una mostra tutta da scoprire e un libro fotografico che
raccontano, attraverso una selezione degli autori più significativi, questi 22
anni di vita.
La mostra ripercorre, passo per passo ed in parallelo col
libro, l’ attività della galleria dettata dalla passione e dalla dedizione
della sua direttrice che ha saputo rendere l’arte accessibile a tutti
scardinandola dal piedistallo riservato a critici ed operatori del settore. Al
centro della sala troneggia un’opera di quello stesso Kris Ruhs e lungo le
pareti si susseguono le immagini: fotografie di moda, di architettura, paesaggi
urbani, opere meno note ed espressioni immortali, come il commuovente ritratto
di Marilyn Monroe realizzato dal genio
di Bert Stern e la “Lonely Doll” di David Lachapelle.
Avvenimenti fondamentali, come “Woodstock” immortalata da
Elliot Landy, e spaccati della nostra Italia come la Piazza di Spagna romana
degli anni’60 salutata da William Klein e dalle sue modelle.
La donna, spesso protagonista, rivive le sue molteplici ere
e le sue infinite sfaccettature attraverso l’occhio indagatore di Helmut
Newton, l’eleganza assoluta di Steven Meisel, la magia onirica di Sarah Moon,
la sofisticata poesia di Paolo Roversi ed il talento di moltissimi altri.
Una mostra decisamente importante, non solo per la storia della
galleria ma, più in generale, per la testimonianza dell’evoluzione culturale e
del costume.
Il libro, composto da
due volumi con oltre 300 illustrazioni e testi di Giuliana Scimè, è in vendita
in edizione limitata e numerata (1000 copie).
Vale la pena di visitare la mostra non solo per la notevole
esposizione di opere, ma anche per ammirare il contesto in cui è inserita la
galleria. Situato in un raffinatissimo cortile, “10 Corso Como” rappresenta l’essenza dell’interazione tra arte, moda,
food e desgn. Definito dal sociologo
Francesco Morace con un termine che più avanti sarebbe diventato di uso comune
nel marketing, “concept store” , comprende un negozio di abbigliamento multimarca
(assolutamente ad accesso libero, a
differenza di molte boutique di alta moda), una splendida libreria dedicata
alla moda e all’arte, un garden-bar e l’esclusivo Hotel
“Three Rooms” (con solo tre camere).
L’intero complesso si distingue per il
suo design elegante e senza tempo.
Affacciandosi all’esterno è inoltre possibile vedere i nuovi grattacieli
e le strutture futuristiche che sorgono nel nuovo quartiere Garibaldi.
Galleria Carla Sozzani: Il Libro
Installazione
1998: Ralph Eugene Meatyard
2001: David Lachapelle
1996: Helmut Newton